martedì 16 ottobre 2012

RYUNIO,FIGLIA DEL RE DRAGO (FIABA BUDDHISTA)

RYUNIO,FIGLIA DEL RE DRAGO (FIABA BUDDHISTA)
Ryunio è una bambina che ha appena compiuto otto anni. È una che capisce subito le cose, anche quelle che non si vedono.
 Lei, ad esempio, è capace di guardare un paio di scarpe e di capire tutti i viaggi che hanno fatto, lei è capace solo guardando gli occhi delle persone di capire chi sono i loro amici, quali sono i loro dolori, come sarà il loro futuro. Conosce un sacco di cose anche molto difficili, e certe volte si mette tutta seria seria a chiedersi il perché della vita, e i pensieri che fa e le parole con cui li dice sono meravigliosi.
E poi, anche se è così piccina, soffre e gioisce per gli altri come fossero tutti figli e figlie sue. È gentile, benevola, dolce,
con un carattere sensibile e forte allo stesso tempo. Insomma è davvero magica ed è difficile crederci perché tutti lì dicono che è impossibile essere così saggi quando si è così piccoli e così femmine. Perché le femmine, dicono, non possono diventare così sagge in così poco tempo.
Quasi neanche i maschi lo possono, figurati le femmine, dicono (tanto tanto tempo fa c’erano credenze del genere).
Tant’è che un giorno il signor Accumulo di Saggezza (si chiama proprio così perché sa praticamente tutto),
che stava discutendo di cose molto profonde con altri saggi, dice: «Per essere magici lo sappiamo
ci vogliono kalpa e kalpa (è così che loro chiamano gli anni), ci vogliono kalpa e kalpa di esercizi difficilissimi senza mai riposare.
 Solo dopo aver fatto tutto questo ce la si può fare. Non ci posso credere che questa bambina ce l’abbia fatta in così poco tempo». Insieme a lui c’era Manjushri (avevano questi nomi strani a quel tempo e in quel paese).
Manjushri era un saggio che l’aveva conosciuta bene per essere stato tanto tempo nel regno del padre di Ryunio, il famoso Re Drago. E poi c’era Shariputra, un saggio conosciuto da tutti perché aveva letto tutti i libri del mondo e conosceva milioni di milioni di parole.
 E c’era soprattutto Shakyamuni, un saggio saggissimo perché era quello che sapeva guardare meglio nel cuore delle persone e che loro, per questo, chiamavano Budda (Budda è una parola che vuol dire all’incirca “persona che sente il cuore degli altri, desidera la loro felicità e capisce il senso della vita”).
Mentre questi signori saggi stavano discutendo sulle capacità di questa bambina, eccola là che appare improvvisamente: Ryunio era proprio piccola come se la ricordava Manjushri. Lei avanza verso di loro e arrivata lì davanti china il capo in segno di rispetto.
 Allora Shariputra le dice: «Tu presumi di avere raggiunto la conoscenza profonda della vita in così breve tempo ma questo è davvero difficile da credere. Solo dopo aver trascorso tanto tempo e aver fatto tanti esercizi e prove difficilissime alla fine si può ottenere questa conoscenza profonda. E le donne non possono farcela. Figurati le bambine. Come hai fatto?» Allora Ryunio si toglie dalla tasca un gioiello che aveva con lei, prezioso come milioni di mondi, lo porge al Budda Shakyamuni e il Budda lo accetta immediatamente. E poi lei dice, rivolta ad Accumulo di Saggezza e a Shariputra: «Io ho offerto questo gioiello e il Budda l’ha accettato, non è accaduto forse in un attimo?» «Sì», rispondono loro un po’ stupiti. «Allora – riprende Ryunio – ora osservatemi bene e guardate cosa so fare in modo ancora più veloce». E lì successe qualcosa di straordinario: tutti videro la bambina trasformarsi in un istante in un uomo. (Per loro, infatti, solo un uomo poteva essere veramente saggio e capire il senso della vita).
 Insomma tutti la videro predicare la Legge agli dèi e agli esseri viventi di quel tempo. I cuori di tutte le persone del mondo si riempirono di gioia. Tanti, tantissimi, ascoltandola, riuscirono a capire il senso della vita e come la vita funziona e diventarono felici. Il mondo si scosse e tremò in sei modi diversi. Poi la bimba tornò se stessa, alta poco più di un metro e saggia quanto tutti i mondi. Più alta e saggia di quando per convincerli aveva usato lo stratagemma della trasformazione. Accumulo di Saggezza e Shariputra e tutti gli altri che erano lì capirono. E non se lo scordarono più.Questo racconto è contenuto nel Sutra del Loto. E serve a insegnarci che la comprensione profonda della vita è una capacità che non si guadagna con lo studio o con l’età. La saggezza è una cosa che abbiamo dentro di noi. Che non si ottiene studiando o facendo fatiche grandissime ma andando al cuore delle cose.”


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