giovedì 4 ottobre 2012

Meditazione sul Portale di Avalon


L'apertura del Portale di Avalon


Meditazione per l'apertura del Portale-Avalon
nel proprio cuore

Un dolce respiro profondo attraversa il mio essere. In ciò mi lascio cadere e trasportare, fuori della quotidianità della mia vita terrena, fuori dal mondo del mio essere umano e infine fuori dal corpo stesso.

Il mio flusso respiratorio è profondo ed alto ed infinitamente ampio.
Il mio corpo è colmo e vuoto.
La mia anima attraversa spazi, sfere e veli.

Lo sento – nonostante lo stia guardando dall’esteriore. L’ambiente è cambiato. Il mio corpo giace in un paesaggio meraviglioso, in mezzo a boschi e prati verdi, in mezzo ad un’abbondanza di fiori di tutti i colori, conosciuti ma mai visti, nell’immediata vicinanza di un lago chiaro  cristallino, a forma di  semicerchio.

Il mio corpo giace su una grande roccia bianca. Lo vedo e il mio corpo lo sente: in tutta la sua durezza, la roccia è morbida, in tutta la sua freddezza esteriore, essa è calda. La sua superficie di alabastro brilla, riflette delicatamente e specchia il suo essere più intimo.

Da sempre è stata usata come roccia del sacrificio che riceve la vita mortale. Da sempre è una roccia d’altare, che dona la benedizione dell’immortalità. Perché essa porta l’essere del pianeta e i suoi cinque elementi sacri in sé: l’essere della terra, dell’acqua, dell’aria, del fuoco e dello spirito etereo.


Cinque sacerdotesse e i cinque elementi sacri
Cinque sacerdotesse stanno intorno al mio corpo nudo, massaggiandolo e lubrificandolo, espungendo delicatamente energie vecchie ed impregnando quelle nuove.

Una sacerdotessa dell’oracolo e dell’occhio interiore agisce nella mia testa. Due sacerdotesse delle parole segrete lavorano nel mio cuore,  braccia e mani. Due sacerdotesse delle conoscenze delle erbe e dei minerali operano nella mia pancia, gambe e piedi, ognuna in una parte del corpo ed ognuna immette il Suo, dentro il mio corpo.

Una voce interiore dice: “Il tuo prossimo passo sulle vecchie e nuove vie ti conduce al centro del tuo cuore”.

Qui respirerai e ti tratterrai. Qui concentrerai ed espanderai il tuo essere illimitato dell’inizio, che è diventato un sentire umano limitato, in maniera nuova.
Qui ti identificherai con la tua scintilla del cuore che è diventata una fiamma avvampante e che diventerà sempre più grande.
Qui ritroverai i cinque elementi sacri di Avalon, li riconoscerai per quello che sono e diventerai uno con loro. Uno con te stesso”.
Soltanto per un attimo c’è silenzio… o è durato un’era? Di nuovo sento una voce. Questa volta è il mio stesso SE cosmico-planetario-femminile:



“IO STESSO SONO TERRA!
Perché la roccia interiore dovrebbe maciullare il mio cristallo interiore?
Perché la valanga esteriore lo dovrebbe abbattere e seppellire per sempre?
IO sono
Colui che innalza la roccia della terra nella luce cristallina del mio cuore.
E così accade!”

“IO STESSO SONO ACQUA!
Perché l’onda esteriore dovrebbe affogare il mio flusso interiore?
Perché il lago esteriore non dovrebbe portare il mio oceano interiore?
IO sono
Colui che innalza l’acqua della terra attraverso l’acqua della mia vita incorporata.
E così accade!”

“IO STESSO SONO ARIA!
Perché la nuvola esteriore dovrebbe soffocare il mio respiro interiore?
Perché la tempesta terrena lo dovrebbe alzare e scagliare via?
IO sono
Colui che innalza il vento dell’atmosfera nel respiro del mio vero essere umano.
E così accade!”

“IO STESSO SONO IL FUOCO!
Perché il fuoco esteriore dovrebbe bruciare la mia fiamma interiore?
Perché l’ardere del vulcano dovrebbe spegnere il fuoco della mia passione?
IO sono
Colui che trasforma il fuoco della morte nella fiamma del mio amore, in fuoco di vita.
E così accade!”

“IO STESSO SONO SPIRITO!
Perché il demonio delle masse esteriori dovrebbe rendere schiavo il mio Sé interiore?
Come potrebbe mai lo Spirito oscurato raggiungere la mia consapevolezza divina?
IO sono
Colui che fa seguire e che innalza lo Spirito disceso, nella luce della mia ascensione.
E proprio così accade!”

Lo Spirito viaggia attraverso il mio spazio corporeo, fuori nelle infinite ampiezze e sfere, senza abbandonare il corpo.
Il mio flusso respiratorio si fonde con il respiro infinito del cosmo e delle galassie, scatena venti terreni e fa salire, scaricare e colmare  tempeste umane.
Io attraverso un limite ed entro in dimensioni nuove, spazi vitali di altre linee evolutive: i regni degli Elfi e delle Fate sulla Terra e i regni degli Angeli e Arcangeli nel Cosmo. Eppure tutto questo è in me.


Morgana e Merlino
Le cinque sacerdotesse sono sparite e un’era ha attraversato il mio corpo. Il mio corpo ancora giace sulla roccia bianca.

Nella parte destra del mio corpo c’è una somma sacerdotessa. La sua mano sinistra giace delicata e fresca sulla mia fronte e la sua destra sulla mia pancia. Di fronte a lei, alla parte sinistra del mio corpo c’è un druido. La sua mano destra giace sulla mia fronte e la sua sinistra sulla mia pancia.
Così si toccano le mani di MORGANA e MERLINO unendosi sopra i miei centri Spirito e Sesso, per il perfezionamento dello Spirito e del corpo.
Cinque stelle dorate stanno in alto sopra il capo di Morgana e sette stelle d’argento incoronano il capo di Merlino.
Davanti ai miei occhi interiori iniziano a danzare le stelle, a vorticare e creare forme nuove tra questi due esseri. Nel sentire della mia testa si crea, delicatamente e tuttavia potentemente, un’ampiezza infinita, apparentemente sconosciuta e tuttavia conosciuta originariamente.
Vedo le dodici stelle sospese sopra il mio cuore.

Le loro teste sono alzate ed i loro visi rivolti l’un l’altro. I loro occhi fisici sono chiusi, ma i raggi orizzontali del loro terzo occhio sono uniti in un unico raggio.

I loro corpi eterei vibrano nella profonda concentrazione, in un focus potente che connette tutti i regni del pianeta e del cosmo con lo spazio più intimo del loro cuore.

Poi lampeggia il raggio di luce del suo quarto occhio e verticalmente si scaglia come una lancia nel mio cuore, che giace proprio al disotto.

In quello stesso attimo s’illumina il portale di Avalon nel mio cuore e d’un tratto so di averne la chiave.
La prendo in mano e mi avvio al portale, inserisco la chiave nella serratura e la giro.

Con questo portale si adempie il suo potente focus e si aprono tutti i regni del pianeta e del cosmo nel più intimo spazio del mio cuore

Nello stesso momento e nello stesso respiro affluiscono gli esseri eterei di Morgana e Merlino in me. La luce di lei, giallo dorata e quella di lui, blu indaco, si uniscono vorticosamente. Un soffio e un colpo di vento, una sfera cosmica iridescente, verde smeraldina, affluisce nel mio cuore, espandendosi vorticosamente dentro il mio corpo.

In questa fusione con il mio corpo dall’aura smeraldina esce un bianco trascendente. Perché io sono Uno con l’oscurità e con la luce del mondo.

Sopra la mia testa girano dodici stelle dorate e argentate come corona del mio Spirito corporeo unito.
Di nuovo giaccio da solo sulla roccia e sento da lontano una voce che dice: “E vedi, amato essere, ora la tua arte consiste nell’immergere le grandi scienze del vostro essere umani nella luce del cuore.

tratto da

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